ReLife Recycling si occupa della distruzione dei beni strumentali o di merci obsolete o inutilizzabili, fornendo la documentazione probatoria dell’avvenuta rottamazione dei cespiti aziendali.
Questa procedura viene definita rottamazione indiretta contraddistinta per la distruzione dei beni effettuata da soggetti abilitati e autorizzati allo smaltimento di rifiuti ai sensi delle vigenti leggi.
Il cespite è un elemento attivo dello stato patrimoniale, la cui natura può essere di bene materiale, bene strumentale o immateriale e la cui utilità attesa supera l’anno. I cespiti sono soggetti a svalutazione e ammortamento, in quanto, con il passare del tempo, il loro apporto alla produzione diminuisce rispetto alla fase iniziale. Sono cespiti materiali: gli immobili, i computer, i mobili e gli impianti, i terreni, i macchinari e i veicoli.
La cessazione dell’utilizzo di un bene, a seconda della sua tipologia, prevede l’osservanza di particolari modalità e di una procedura fiscale per la rottamazione dei cespiti aziendali sia di magazzino sia strumentali.
È fondamentale vincere la presunzione relativa di cessione: i beni che, a seguito di una ispezione o verifica fiscale, non si trovano in uno dei luoghi dove il contribuente svolge le proprie operazioni, si presumono ceduti in evasione di imposta. Qualora il bene diventi un rifiuto di cui il detentore ha l’obbligo di disfarsi in quanto non svolge più la sua funzione deve essere distrutto o rottamato.